La Smartphone Photography è una realtà consolidata in diversi paesi non lontani da noi come la Francia, la Germania o l’Inghilterra (senza tirare in ballo gli Stati Uniti che come spesso accade in questi settori sono avanti di almeno un decennio) ma ancora poco in Italia nonostante da un paio di anni l’interesse stia crescendo, sia da parte degli utenti finali che dai maggiori produttori di smartphone, non a caso il comparto fotografico di questi apparecchi è sempre quello al quale viene dedicata sempre più attenzione e che porta vere rivoluzioni ogni qualvolta viene presentato un nuovo modello. Ancora oggi però c’è molto pressapochismo e disconoscenza dell’argomento riguardo le stampe fotografiche realizzate con file provenienti da questo tipo di fotocamere, le ragioni provengono dal fatto che troppo spesso molti “conservatori” parlano per partito preso senza verificare materialmente quali sia la qualità di stampa, fino a quali formati ci si può spingere per ottenendo eccellenti risultati oppure fare raffronti tra le varie tipologie di carte fotografiche, sperimentare insomma, che è esattamente ciò che abbiamo fatto noi stampando dei file fotografici; siamo partiti da una stampa in bianco e nero su carta fotografica con stampante digitale professionale nel formato 30×40 cm realizzata con la fotocamera di un Samsung J3 di soli 13 Mega Pixel e una a colori con le stesse caratteristiche ma derivante da un Samsung A5 che porta in dote 16 Mega Pixel, sempre pochi se consideriamo gli attuai smartphone in commercio anche se li raffrontiamo con modelli di media gamma, alle stesse fotografie realizzate coi i due Samsung abbiano aggiunto alcune realizzate con un Oppo Reno Z (fascia media) e un Huawey P30 Pro (top di gamma) nella stessa misura ossia 30×40 cm sostituendo la stampante digitale se pur professionale con un Plotter e stampando in esacromia con colori a base d’acqua, e partendo da quel formato fino ad arrivare a un formato poster 50×70 cm arrivando a constatare un risultato a indubbia qualità professionale in tutti i formati e in tutte tutte le stampe fotografiche prodotte. Per poter giungere a questa considerazione abbiamo raffrontato le stampe realizzate con la fotocamera di questi smartphone con altre realizzate tramite fotocamere tradizionali di fascia semiprofessionale sia con tecnologia Reflex che Mirrorless, ed oltre ad aver compreso (cosa che per noi non è certo una sorpresa) che la qualità non è solo la medesima ma che ciò che fa davvero la differenza è lo strumento con cui si stampa le immagini e la carta fotografica che si decide di impiegare per realizzare quelle stampe e tutto questo si può ottenere anche a costi contenuti.. davvero contenuti.
Il consiglio che posso dare (frutto dell’esperienza nel settore) è quello di non credere mai a ciò che dicono in molti per partito preso, dove considerano la qualità dei file proveniente esclusivamente dalla dimensione dei sensori che equipaggiano le fotocamere dove un sensore di 2 cm è per forza superiore ad uno di 1 cm, perché mostrano di disconoscere totalmente la nanotecnologia e le sue potenzialità nonché la sua ragione che nasce per mettere in un centimetro quello che sta in due o più centimetri, ma soprattutto di considerare sempre fondamentali gli strumenti e i supporti di stampa.